SICUREZZA DI SE FRA MITI E REALTA’
Quando pensiamo ad una persona sicura di se, tutti noi abbiamo un nostro “modello” di persona, che rappresenta la sicurezza in se stessi. Questo dipende dall’essere uomo o donna, dal nostro stile di vita e ciò in cui crediamo.
Prendiamo un esempio comune, una donna sicura di se ed un uomo. Una donna si presenterà alla nostra mente, curata, di solito di bell’aspetto e vestita bene, con un lavoro appagante e dallo sguardo forte e di sfida.
Un uomo, anche se non necessariamente bello sarà affascinante, ben vestito, con un lavoro di successo e dall’evidente carisma, con uno sguardo un po’ distaccato.
Non sembra, ma, anche se non se ce ne rendiamo conto, i condizionamenti sociali sono così forti che, questo tipo di persone suscita sempre e comunque in noi una certa ammirazione, ed in questo non c’è niente di male…però, quando si tratta della nostra vita, di noi stessi, sarebbe meglio comprendere che non ci sono, dei modelli a cui fare riferimento, la sicurezza in noi stessi che poi si rifletterà nel mondo è frutto di una presa di consapevolezza profonda!
Dunque quale differenza c’è fra i due casi citati e la nostra vita? Usare i termini giusti, oltre a essere consapevoli di noi stessi e migliorare continuamente, queste persone: hanno l’approvazione sociale che appaga un’immagine di persona di successo, non è detto che lo siano davvero!
Quando siamo soli, rendiamo conto solo a noi stessi e li non si scappa, puoi avere apparentemente tutto, ma, se non sei in pace con te stesso, non stai bene.
La vera sicurezza in se stessi, si raggiunge per gradi, guardando la nostra vita, valutando le prove che abbiamo superato anche nella vita privata o con una malattia ed essere fieri di noi. Sapere che abbiamo fatto del nostro meglio, migliorare sempre le nostre competenze, imparando cose nuove o metodi nuovi per fare o proporre il nostro lavoro, per esempio. Accettare che gli altri non faranno mai ciò che vogliamo, anche se li amiamo, che sia una relazione di coppia, oppure dei famigliari.
Domani mattina, dunque, davanti allo specchio sorridete e dite “sono stata brava/o” e magari metterci quel bel vestito che non mettevamo da tanto, non importa ciò che penseranno gli altri fatelo, come passeggiare sul lungomare, la sera e sentirsi bene…quanto mi sento bene!
Stella Romanelli
SPIRITO LIBERO
-Stella: Buongiorno Alessandra, sempre puntuale per la tua seduta d’Attivazione dei Talenti, tutto bene?
Alessandra entra, mette a posto la giacca e seduta difronte a me, comincia a parlare.
-Alessandra: ieri facendo il Disegno Psichico che mi hai chiesto è uscita quest’immagine, che ne pensi?
-Stella: a te cosa fa pensare, cosa ti suscita?
-Alessandra: mi piace che prima dell’interpretazione mi chiedi questo. Non so spiegarti perché ma, rende un senso di libertà, a mio parere.
Dopo l’interpretazione del disegno, continuiamo con il colloquio.
-Stella: come ti ha detto dall’interpretazione del disegno, emergono degli elementi che parlano di libertà, certo è sempre un territorio molto vasto il discorso sulla libertà e molto personale, anche perché dipende in quale periodo della nostra vita siamo. Entrano in gioco molti fattori.
-Alessandra: in questo momento per me la libertà è rappresentata dall’esprimermi come voglio, in senso artistico e nel mio carattere.
-Stella: ci stiamo lavorando, giustamente hai incluso nella tua frase la tua espressione come persona. Siamo un po’ come dei fiori, il rapporto con noi stessi è la parte centrale e la libertà comincia con l’essere liberi d’essere noi stessi, al di là dei condizionamenti della famiglia, della società e dell’ambiente intorno a noi. Gli atri aspetti sono come i petali di una bella margherita.
-Alessandra: mi piace come immagine. Il rapporto con noi stessi al centro e intorno i vari aspetti della mia vita. Come sai ho sempre voluto scrivere libri gialli, mi piace questo tipo di letteratura, però mi sentivo frenata nel farlo, come se da quel foglio bianco arrivasse un no! Con il percorso dell’ Attivazione dei Talenti, con te, questo muro sta cadendo ed ho cominciato a dialogare con questo foglio bianco!
-Stella: esprimerci liberamente è una grande conquista, spesso crediamo che il talenti basti…non è sempre così, a volte c’è bisogno di organizzare le idee, andare a cercare questi folletti di creatività, addormentati dentro di noi e farli saltare fuori!
-Alessandra: adesso incomincio a vivere questa libertà anche nella mia espressività, prima era solo un discorso legato agli altri aspetti della vita.
-Stella: il termine libertà è di sicuro uno di quelli più fraintesi. Il mio essere uno Spirito Libero, personalmente è collegato con l’essere in contato con me stessa, la forza creativa del creato e potermi esprimere a 360° senza rispondere alle aspettative di niente e nessuno e se faccio qualcosa, trovo un modo nuovo per farlo, tipo con la poesia lascio che le parole corrano libere, al di là della metrica, l’importante è quello che trasmettono dentro!
-Alessandra: è quello che sto imparando a fare con la preparazione del mio romanzo!
Stella Romanelli 339.63.48.966 paroleoro@virgilio.it
PERCHE’ FARE UN PERCORSO DI CRESCITA
PERSONALE
Quante volte mi hanno fatto questa domanda! Durante una conferenza, in un gruppo. …La persona si avvicina, con aria spavalda, prima, affermando “io non ho bisogno di buttare via soldi in modo inutile, so come vivere la mia vita”.
Io nel frattempo sorrido con calma, senza giudizio, serena.
La persona riflette, abbassa un po’ la testa e mi guarda, poi fissa il pavimento,
“ tutti abbiamo dei problemi, chi non ne ha” .
A questo punto non resisto alla tentazione di fare una domanda e sorniona chiedo “ mi faresti un esempio di un tuo problema?”
La persona è sorpresa, a questa punto si presenta, allunga la mano “piacere Alessandra” . Io sempre sorridendo rispondo, anche se conosce il mio nome “piacere Stella”.
-Alessandra: tipo la mia collega, quella nuova è appena uscita dall’università è più giovane di me e pretende di dirmi come fare il mio lavoro, adesso assumono delle ragazzine per dirigere, chi come me fa questo lavoro da una vita.
Io mi passo un dito sulle labbra, il mio viso si illumina con simpatia.
-Stella: si è vero le cose accadono nella vita, accadono di continuo, tipo una collega nuova da cui devi prendere le direttive. Il punto è sempre come noi reagiamo a queste situazioni, capire il perché ci tocca così tanto.
A queste parole Stefania è irritata, chiude la mano a pugno, appoggiandola alla gamba.
-Alessandra: come vuoi che reagisca mi da fastidio, è la realtà che è così, io non ci posso fare niente.
-Stella: ok, fammi l’esempio di una persona nella tua vita, con cui tu vai d’accordo ed altri invece no.
Alessandra ci pensa un po’ su, alza la testa e mi guarda fissa negli occhi.
-Alessandra: ci sarebbe Gennaro è il portinaio del mio palazzo, un uomo dal modo di fare rude e pratico, eppure ha senso dell’umorismo ed è sempre disponibile per farti dei favori. La maggior parte dei condomini non lo sopporta per le sue risposte brevi e sbrigative, a me non da fastidio, ma questo cosa ha a che fare con la mia collega.
-Stella: tutte le persone con cui abbiamo a che fare, in qualche modo ci riattivano il ricordo di una persona con cui abbiamo avuto qualche rapporto nel passato, soprattutto nella prima parte della nostra vita, ed in base se è stato positivo o negativo per noi, ci porta a reagire positivamente, negativamente, oppure con indifferenza.
-Alessandra: si potrebbe essere, non è sbagliato come ragionamento, eppure nessuna di queste persone mi ricorda qualcuno.
-Stella: ok, vorrei che immaginassi per un momento d’essere in una bella spiaggia, stai bene, è davvero un bel momento. Adesso arriva Gennaro, si ferma davanti a te. Adesso vedi che da lontano arriva un’altra persona, è sfuocata l’immagine, poi si avvicina, si avvicina è sempre più vicina, la riconosci?
-Alessandra: non ci posso credere mio zio Clemente, è morto quando ero piccola, era già molto anziano, aveva lo stesso carattere di Gennaro, gli volevo un bene!
-Stella: ok, adesso immagina che arrivi davanti a te la tua collega, poi da lontano, lentamente arriva un altra persona, un passo alla volta e l’immagine è sempre meno sfuocata, la vedi sempre meglio, adesso la vedi bene, di chi si tratta?
Alessandra mette le mani sul viso, poi le toglie e mi guarda stupita.
-Alessandra: non ci posso credere è mia sorella minore. Quando è nata mi ha tolto l’affetto dei miei genitori e non siamo andate d’accordo. Trovo sempre delle donne più giovani, che in tutti i settori della mia vita mi danno del filo da torcere.
-Stella: potrebbe essere diverso, con il lavoro di crescita personale che farai con me, attraverso l’Attivazione dei Talenti, oppure il Coaching Energetico ti aiuterà a superare e guarire il rapporto con tua sorella e di conseguenza, la tua visione di queste giovani donne cambierà, almeno ti saranno indifferenti!
Alessandra mi guarda dubbiosa, poi si morde le labbra, sa che è importante, sopportare oppure guarire? Meglio risolverla una volta per tutte!
-Alessandra: ok, fissiamo le sedute, voglio vivere più serena.
Dopo un mese Alessandra è già più serena, non è amica della collega, però è più serena e la giornata passa con più facilità.
Stella Romanelli 339.63.48.866
QUEL SENSO DI VUOTO
Questa mattina durante la seduta con la cliente, Claudia, ha centrato un argomento che sento forte, per tante persone, cosa vuol dire sentire il vuoto dentro?
Come direbbero gli americani, una domanda da un milione di dollari!
-Stella: Claudia hai appena cominciato il percorso dell’Attivazione dei Talenti e vedo che ti sta aiutando, oggi però ti vedo nervosa.
-Claudia: si sta agendo, infatti prima mi sentivo stranita e fuori posto e basta, adesso comincio a farmi delle domande.
-Stella: che tipo di domande?
-Claudia: l’altra sera ho dato un nome a quel senso di vuoto che ho sempre sentito dentro di me. Inizialmente ero scettica, credevo fosse normale nella nostra società così alienata, il percorso del’ Attivazione dei Talenti con te invece, mi fa capire come potrei stare sempre.
-Stella: cosa vuoi dire?
-Claudia: voglio dire, durante la seduta ed i giorni successivi sto così bene e mi sento così in armonia con tutto e con me stessa, da voler essere sempre così.
-Stella: hai fatto caso in particolare a cosa si lega questo stato, cosa fai, cosa stai pensando, che ti porta questo benessere?
-Claudia: ricordi che mi hai detto l’importanza di vivere il nostro talento è un qualcosa che ci mette in armonia con tutto, bene fra i vari talenti il disegno è per me sicuramente quello che mi da maggiore gioia!
-Stella: sono sempre felice quando le persone mi dicono questo, l’espressione dei nostri talenti, anche se fatto come hobby, porta ricchezza e forza al nostro essere. Questo ci aiuta ad essere più sereni e soddisfatti di noi stessi.
-Claudia: capisco che il mio lavoro principale è un altro, ma, la sera fare come mi hai detto tu, ritagliarmi almeno 10 minuti per disegnare è una boccata d’ossigeno, poi sono più soddisfatta e contenta, anche verso mio marito ed i miei figli, ricordi che ti ho raccontato che sono sorpresi e felici nel vedere che disegno con loro!
-Stella: se mostriamo ai figli l’importanza di fare, loro impareranno a rispondere in modo positivo nella vita, gli stiamo dando un modello positivo, in più vivere la nostra parte più fanciullesca con loro, diciamo che accorcia le distanze, restando sempre il genitore che da le regole, siamo anche comprensivi, con noi stessi e con loro.
-Claudia: si è vero, il piccolo ama tantissimo aiutarmi a cucinare, vedo la passione che ci mette, mi ricorda cosa rappresenta per me disegnare.
-Stella: cosa rappresenta per te disegnare?
-Claudia: mi appaga, in effetti è un nutrimento, va a riempire quel vuoto, quel senso di smarrimento che sentivo.
-Stella: la tua sensazione è il linea con il percorso dell’Attivazione dei Talenti, la Natura ci porta a creare, perché siamo figli di un Dio creatore è per questo che è così importante.
Chiudo il suo quaderno, lo metto via, settimana prossima si prosegue!
Stella Romanelli 339.63.48.966 paroleoro@virgilio.it